Le 7 virtù di Napoli Sotterrata
Le 7 virtù di Napoli Sotterrata costituiscono, senza ombra di dubbio, uno dei maggiori punti d’interesse del sito culturale. Superato il chiosco e varcata la soglia della Sala Sisto, si accede a questo meraviglioso vestibolo: un luogo dalla bellezza superba, all’interno del quale arte, storia e cultura convergono armoniosamente.
Ma quali sono le 7 virtù che danno il nome alla Sala?
Scopriamo di più.
Napoli Sotterrata e le Sala delle Virtù
Napoli Sotterrata è un insediamento greco-romano di carattere archeologico. Fare visita agli scavi, che giacciono proprio sotto la Basilica di San Lorenzo Maggiore, vuol dire tuttavia percorrere un segmento molto ampio della storia napoletana, che include al suo interno più epoche e correnti artistiche differenti.
Con la visita alla Sala Sisto V – conosciuta anche come la Sala delle 7 virtù – si arriva al periodo cinquecentesco, dal quale l’area monumentale eredita i magnifici affreschi di Luigi Rodriguez.
Percorrendo il vestibolo ed entrando all’interno della sala si possono notare le imponenti arcate, rivestiti da pitture ornamentali di grandissimo impatto visivo.
Le sette Virtù Reali
Ciascuna delle volte che si elevano sul soffitto si fa rappresentante di una diversa virtù, celebrata attraverso uno scompartimento preciso e delle magnifiche raffigurazioni allegoriche.
Le virtù ritratte nei affreschi – che costituiscono il vero gioiello dell’insediamento – sono la Clemenza, la Provvidenza, la Gravità, la Magnificenza, la Dignità Regia, la Magnanimità e l’Affabilità.
Al di sotto delle pitture ornamentali che affrescano i semicerchi architettonici, troviamo delle zone lasciate in bianco a fare da contrasto. Un tempo, in questa zona della parete, sorgevano stoffe e arazzi. Gli affreschi delle 7 virtù furono realizzati da Luigi Rodriguez per volere del viceré Ferdinando Ruiz di Castro ed Andrada.