Napoli, città di monumenti: un viaggio tra storia, arte e leggende

Napoli, città di monumenti: un viaggio tra storia, arte e leggende
16 maggio 2025

Napoli non è solo una città, è un vero e proprio museo a cielo aperto. Passeggiando tra le sue vie, ogni angolo racconta una storia, ogni piazza custodisce un frammento di passato, ogni monumento è una testimonianza viva di epoche, dominazioni e culture che si sono susseguite nei secoli. Dai Greci ai Romani, dai Normanni agli Angioini, dai Borboni ai giorni nostri: Napoli è una stratificazione continua, una città multiforme in cui storia, arte e spiritualità si fondono in un'unica, affascinante identità.

I monumenti parlano: itinerario tra le opere più iconiche

Le vie del centro storico, riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sono il cuore pulsante della città antica. In piazza Sannazzaro si erge la Fontana delle Sirene, dove domina la figura mitica di Partenope, la sirena leggendaria da cui si dice nacque la città. Lungo via Partenope, affacciata sul mare, si può ammirare la Fontana del Gigante, un’opera barocca originariamente collocata nei pressi del Palazzo Reale. Poco più in là, in via Medina, si trova la Fontana del Nettuno, tra le più belle fontane monumentali della città.

Non solo fontane: in piazza del Gesù Nuovo si innalza l’imponente Obelisco dell’Immacolata, simbolo di devozione mariana. Sul colle del Vomero, lo scorso panoramico di Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino offrono uno sguardo sulla città dall’alto, in un perfetto connubio tra architettura militare e religiosa.

Luoghi iconici e imperdibili di Napoli

Stilare una lista definitiva dei luoghi più significativi di Napoli è quasi impossibile, ma alcune tappe sono imprescindibili per chiunque visiti la città:

Piazza del Plebiscito: Tra le piazze più iconiche d’Italia, è senza dubbio il cuore monumentale di Napoli. Situata tra il Palazzo Reale e la maestosa Basilica di San Francesco di Paola, questa vasta area pedonale è il simbolo della Napoli moderna che incontra la sua storia. La piazza prende il nome dal plebiscito del 1860 con cui il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno d’Italia. Con i suoi spazi scenografici, le colonne semicircolari della basilica ispirate al Pantheon romano, e la simmetria perfetta che la caratterizza, è spesso sede di eventi culturali, concerti e manifestazioni. Al centro svettano le statue equestri di Carlo III di Borbone e Ferdinando I, opera di Antonio Canova e del suo allievo Antonio Calì. 

Maschio Angioino: noto anche come Castel Nuovo, è uno dei simboli architettonici più riconoscibili di Napoli. Fu costruito nel 1279 per volere di Carlo I d’Angiò, che desiderava trasferire la corte reale dal Castel Capuano a una sede più moderna e strategica. L’imponente fortezza, collocata all’ingresso del porto, divenne presto il centro del potere monarchico, ospitando sovrani, artisti, filosofi e papi nel corso dei secoli. Nel corso del tempo, il castello subì diverse trasformazioni, soprattutto durante la dominazione aragonese, che gli conferì l’aspetto attuale. All’interno si trovano ambienti di grande valore storico, come la Sala dei Baroni, teatro di eventi politici e culturali, nonché luogo dove Celestino V abdicò al papato aprendo la strada all’elezione di Bonifacio VIII, e la Cappella Palatina, che custodisce affreschi trecenteschi. Il castello ospita oggi il Museo Civico di Napoli, con collezioni di arte medievale e moderna, sculture, affreschi e reperti storici.

Cappella Sansevero: situata a pochi passi da Spaccanapoli, è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Napoli. Fu costruita nel tardo Cinquecento come luogo privato di culto per la nobile famiglia di Sangro, ma è nel Settecento, grazie alla figura enigmatica del principe Raimondo di Sangro, che la cappella fu trasformata in un vero scrigno d’arte e simbolismo. Al suo interno, è custodito il celebre Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, un’opera del 1753 che lascia senza fiato per il realismo con cui il sudario marmoreo aderisce al corpo di Cristo, rivelandone i lineamenti con una delicatezza incredibile. La leggenda, alimentata anche dagli interessi alchemici e scientifici del principe, vuole che il velo non sia scolpito, ma il risultato di un misterioso processo di “marmorizzazione” di un tessuto vero. La cappella ospita anche altre sculture straordinarie, tra cui “La Pudicizia Velata” di Antonio Corradini, in memoria della madre del principe, e “Il Disinganno” di Francesco Queirolo, che raffigura un uomo liberato dalle catene dell’ignoranza grazie alla conoscenza.

Duomo di Napoli: ufficialmente conosciuto come Cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno dei luoghi di culto più importanti e rappresentativi della città. Situato nell’omonima via Duomo, nel cuore del centro storico, la sua costruzione iniziò nel XIII secolo per volontà di Carlo II d’Angiò, e fu edificata sui resti di due antiche basiliche paleocristiane, i cui frammenti sono ancora visibili all’interno del complesso. Lo stile architettonico è una combinazione affascinante di gotico, barocco e neogotico, frutto delle numerose ristrutturazioni avvenute nel corso dei secoli, soprattutto dopo i danni provocati da terremoti e guerre. All’interno del Duomo si trovano capolavori di pittura e scultura, tra cui affreschi di Luca Giordano, sculture rinascimentali, opere marmoree e decorazioni dorate. Ma l’elemento che attira ogni anno migliaia di fedeli è senza dubbio la Cappella del Tesoro di San Gennaro, realizzata nel Seicento e interamente rivestita in marmo e affreschi, dove  sono custodite le ampolle contenenti il sangue del Santo

Castel dell’Ovo: è il castello più antico di Napoli e uno dei luoghi più suggestivi della città. Sorge sull’isolotto di Megaride, dove secondo la tradizione approdarono i primi coloni greci che fondarono Partenope, il primo nucleo urbano dell’attuale Napoli. Il castello deve il suo nome a una leggenda popolare secondo cui il poeta latino Virgilio, considerato nell’antichità un mago, avrebbe nascosto un uovo magico nelle fondamenta del castello, che sorreggeva l’intera struttura: se si fosse rotto, Napoli avrebbe subito gravi disgrazie. Oltre alla leggenda, Castel dell’Ovo ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della città: trasformato in fortezza dai Romani, fu poi rimaneggiato in epoca normanna, sveva e aragonese. Nel Medioevo fu residenza reale e sede del tesoro regio, prima di essere utilizzato come carcere di Stato. Tra le sue celle più famose si ricorda quella di Tommaso d’Aquino e di alcuni congiurati della congiura dei baroni. Oggi il castello è uno spazio pubblico, aperto gratuitamente ai visitatori, e offre una passeggiata tra torri, terrazze e cortili con una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli, sul Vesuvio, Capri e il lungomare. Nei suoi ambienti si tengono mostre d’arte temporanee, eventi culturali e cerimonie ufficiali. Ai piedi del castello si trova il caratteristico Borgo Marinari, un piccolo villaggio di pescatori trasformato in zona elegante, piena di ristoranti di pesce e locali sul mare.

San Lorenzo Maggiore: la Napoli sotterrata

Uno dei luoghi più affascinanti per comprendere la stratificazione storica della città è il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, situato nel cuore del centro antico, in via dei Tribunali. Qui è possibile visitare “La Neapolis Sotterrata”, un’area archeologica sorprendente che conserva resti dell’antica città greco-romana. Camminare tra i suoi scavi è come attraversare un corridoio del tempo: si passa dai mercati dell’antica Neapolis fino alla basilica medievale, in un dialogo ininterrotto tra epoche e civiltà.

Napoli non smette mai di stupire. È una città che si scopre a più livelli: in superficie, nei suoi scorci vivaci e monumenti solenni; in profondità, nei suoi sotterranei carichi di storia e mistero. Visitare i monumenti di Napoli significa immergersi in un racconto senza fine, dove ogni pietra, ogni statua, ogni obelisco ha qualcosa da dire. E se è vero che “vedi Napoli e poi muori”, è altrettanto vero che ogni viaggio nella città partenopea lascia il desiderio di tornare. Ancora e ancora.

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